SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN PSICOTERAPIA
OFFERTA FORMATIVA
I Corsi di specializzazione in psicoterapia del CSTG sono corsi quadriennali rivolti a laureati in psicologia o in medicina e chirurgia.
Sono corsi riconosciuti dal MIUR con DM del 21.5.2001 per la sede di Milano e con DM del 5.11.2015 per la sede di Siena.
Il Centro Studi Terapia della Gestalt offre un percorso formativo gestaltico-esperienziale ispirato alla fase di maturità dell’esperienza professionale ed umana di Fritz Perls, la cosiddetta della West Coast, a cui si sono ispirati B. Simmons, Blumberg e C. Naranjo, presidente onorario del CSTG, con i quali il Direttore stesso (R. Zerbetto) si è formato nell’arco di un trentennio.
La formazione professionale del CSTG è strutturata per essere soprattutto un’importante esperienza personale, un percorso trasformativo, un viaggio esperienziale individuale, il lavoro su di sé infatti, secondo la tradizione analitica, è la forma privilegiata di apprendimento per poter in seguito lavorare sugli aspetti più personali ed intimi delle persone.
ORIENTAMENTO GESTALTICO
L’orientamento della scuola è quello che si ispira alla fase più matura della esperienza professionale ed umana di Perls, la cosiddetta “californiana”. Appartengono alla West Coast i Maestri che Riccardo Zerbetto ha seguito in questi 40 anni e che sono, in successione e senza discontinuità, Barrie Simmons, Isha Blumberg e Claudio Narrando.
L’indirizzo è quindi autenticamente gestaltico ma si integra inevitabilmente alla formazione professionale di Riccardo Zerbetto (un training quadriennale in psicoanalisi, uno completo in terapia familiare e 10 anni di formazione nella carattero-analisi reichiana) unitamente alla formazione nella PNL, EMDR e approccio relazionale di Donatella de Marinis (DDM) e approcci di derivazione cognitivista, bioenergetica, sistemico-relazionale e analitica di altri didatti della Scuola.
Negli ultimi anni è stato integrato nel modello gestaltico quello di derivazione junghiano-hillmanniano con particolare attenzione alla psicologia archetipica.
La Terapia della Gestalt, coerentemente all’indirizzo umanistico in cui si inscrive come orientamento nella psicoterapia, si pone quale “terza via” tra: la psicoanalisi e il comportamentismo.
Nel caso della Gestalt il termine di “terza via” non sta ad indicare genericamente un orientamento che intende differenziarsi dai precedenti ma che dei due orientamenti esprime una derivazione ed una tendenza integrativa ed evolutiva.
L’orientamento è quello che si ispira alla fase più matura della esperienza professionale ed umana di Perls e cosiddetta “californiana”. Appartengono alla West Coast i Maestri che Riccardo Zerbetto ha seguito in questi 40 anni e che sono, in successione e senza discontinuità, Barrie Simmons, Isha Blumberg e Claudio Naranjo (ora candidato anche al premio Nobel).
La Scuola adotta la “Teoria del sé” come fondamento epistemologico dell’approccio gestaltico, coerentemente con l’impostazione presentata nel testo teorico di riferimento “Gestat Therapy” di Perls, Goodman ed Hefferline.
A questa impostazione di base, Riccardo Zerbetto integra una sua originale rielaborazione delle “funzioni di contatto” nella relazione Organismo/Ambiente su cui viene sviluppato un percorso esperienziale collaudato in oltre 30 anni di esperienza teorico-clinica e che rappresenta anche il modello di riferimento per una rivisitazione della psicopatologia in chiave gestaltica.
L’indirizzo è quindi autenticamente gestaltico ma si integra inevitabilmente alla formazione professionale di Riccardo Zerbetto (un training quadriennale in psicoanalisi, uno completo in terapia familiare e 10 anni di formazione nella carattero-analisi reichiana) unitamente alla formazione nella PNL, EMDR e approccio relazionale di Donatella de Marinis (DDM) e approcci di derivazione cognitivista, bioenergetica, sistemico-relazionale e analitica di altri didatti della Scuola.
Negli ultimi anni è stato integrato nel modello gestaltico quello di derivazione junghiano-hillmanniano con particolare attenzione alla psicologia archetipica.
Nell’approccio definito del “tripode delfico” viene integrata una grande attenzione alla tradizione di derivazione analitica freudiana (che dà molto valore alla ricostruzione dei condizionamenti del passato) alla prospettiva “entelechiale” dell’approccio junghiano che sottolinea la dimensione del futuro verso cui ci stiamo muovendo con quella gestaltica che sottolinea la realtà del “presente” in cui ci muoviamo.
Una particolare attenzione, nella prospettiva riferita, viene riservato alla dimensione del sogno come “messaggio immaginale” che, attraverso un lavoro gestaltico-esperienziale, comporta un puntuale auto-disvelamento di parti del sé scisse e che chiedono di essere integrate in un processo di più evoluta consapevolezza.
Il fatto che tutte le componenti dei sogni esprimono parti del sognatore viene enfatizzato sia da Perls che da Jung. Di qui la stretta correlazione tra i due modelli, con particolare riferimento all’uso della “immaginazione attiva” presentata da Jung ne’ Il Libro Rosso e sviluppata in ambito gestaltico con ampio uso della drammatizzazione come occasione di percorso esperienziale e non interpretativo al contenuto onirico.
Nella impostazione umanistico-esistenziale della Scuola è rilevante lo spazio riconosciuto alle “scienze umane” come la filosofia, la mitologia, la letteratura e l’arte in generale. Tale componente si esprime in viaggi annuali di studio in Grecia e Medio oriente (15 “Periegesi” sino ad ora), in Sicilia in occasione della rappresentazione delle tragedie a Siracusa. In occasione di tali viaggi sono state organizzate giornate di studio a Naxos su Arianna (i cui atti sono in corso di stampa), a Cipro e Citera su Afrodite, a Siracusa su Oreste e Medea ed è in programma quello su Orfeo in Tracia.
ORIENTAMENTO TEORICO
Nel panorama degli attuali orientamenti in psicoterapia, l’approccio della Gestalt rappresenta un indirizzo che si è consolidato progressivamente negli ultimi decenni sino a divenire uno dei modelli di intervento ben rappresentati sul territorio nazionale, sia per la ricchezza e coerenza interna del modello epistemologico di riferimento, sia per l’efficacia ed attualità del modello di intervento nel lavoro clinico sull’ individuo e sui gruppi.
Alla diffusione del modello clinico-applicativo, che in Italia data oltre un trentennio, è andato affiancandosi un progressivo consolidamento di iniziative di formazione professionale che ad oggi si esprimono in una decina di istituti di formazione che operano sul territorio nazionale.
Tali iniziative risultano per la maggior parte collegate ad associazioni professionali o ad autorevoli rappresentanti della disciplina che svolgono la loro attività in paesi dove la Terapia della Gestalt si è originariamente sviluppata, in particolare negli Stati Uniti d’America dove sono presenti tre principali orientamenti:
- la Scuola della East Coast (l’Istituto di New York, che raccoglie l’eredità di Laura Polster Perls, Isadore Fromm, Paul Goodmann),
- la Scuola della West Coast (che raccoglie l’orientamento dell’ ultimo periodo di Fritz Perls e di suoi collaboratori quali Jim Simkin, Claudio Naranjo, Gary Yontef, Abraham Lewitzky) e
- la Scuola di Cleveland (rappresentata da Joseph Zinker, Erving e Miriam Polster).
Sotto l’influsso dei rappresentanti delle scuole statunitensi, anche l’Europa ha assistito ad un progressivo espandersi ed approfondirsi del modello gestaltico ed annovera, allo stato attuale, una ricca distribuzione di iniziative qualificate di realtà associative e di formazione professionale in Inghilterra, Francia, Germania, Spagna, Svizzera, Svezia, Belgio, Olanda, solo per menzionare i riferimenti più consistenti.
Nella realtà italiana la Psicoterapia della Gestalt si esprime a livello associativo nella Federazione Italiana delle Scuole e Istituti di Gestalt (FISIG), di cui ilo CSTG è stato socio co-fondatore, che si è costituita nell’aprile 1989 allo scopo – come recita l’art. 4 del suo statuto – di:
“favorire l’evoluzione della teoria e delle tecniche di intervento della Gestalt in ambito nazionale ed internazionale. A tal fine promuove attività di ricerca, sperimentazione e divulgazione per sensibilizzare ai principi della pratica gestaltica, agevolare e tutelare la diffusione corretta di tale metodo”.
Scopo precipuo della Federazione stessa è quello di stabilire i criteri di tutela degli standard quanti-qualitativi delle attività formative, come è specificato all’art. 1 del suo regolamento:
“La FISIG ha, inoltre, Il compito di garantire la corretta definizione ed attuazione, da parte delle Scuole ed Istituti Federati, dei programmi di formazione professionale alla pratica psicoterapeutica, alla docenza ed alla supervisione didattica e professionale“.
Il CSTG è nato a seguito di un periodo di confronto e collaborazione su temi inerenti la psicoterapia della Gestalt da professionisti che da tempo erano impegnati in programmi di formazione nella stessa disciplina, o in altri indirizzi della psicoterapia e delle scienze umanistiche.
Rispetto al quadro teorico di riferimento, il CSTG deriva il suo impianto teorico-formativo dalle correnti della psicologia e della psicoterapia che si rifanno a:
- Psicoanalisi freudiana,
- Psicologia analitica,
- Psicologia della Forma,
- Teoria del Campo,
- Fenomenologia,
- Esistenzialismo ed Antropoanalisi,
- Psicologia Umanistica,
- Carattroanalisi,
- psicologia archetipica e
- Semantica Generale.
Più in particolare, le acquisizioni della psicologia generale che rappresentano il bagaglio teorico adottato dal CSTG sono rappresentate da:
- I postulati della Psicoanalisi freudiana integrati o modificati dalla impostazione di Perls relativa alla: centralità dell’attitudine appetitiva, come modello dell’interscambio tra l’individuo e l’ambiente, nei confronti della pulsione libidica; priorità per il lavoro esperienziale, più che interpretativo; attenzione per il “modo di essere nel mondo” nel qui ed ora, come via privilegiata di accesso all’indagine anamnestica;
- la Psicologia della forma: globalismo percettivo, rapporto figura/sfondo, tendenza a completare le parti mancanti della figura
- la Teoria del Campo di K. Lewin
- la autoregolazione organismica di K. Goldstein
- la Teoria dei sistemi Von Berthalanfy
- la Psicologia evolutiva nei suoi diversi aspetti: psicoaffettivo (Freud, Mahler, Stern e Jung per quanto riguarda il processo di individuazione, J. Bowlby e J. Winicott per quanto riguarda la formazione dei legami affettivi), cognitivo (J. Piaget) e della socializazione (K. Danziger)
- la teoria delle relazioni d’oggetto di Modell e Guntrip
- la Psicologia dell’Io (A. Freud e H. Hartmann)
Su tale background teorico di riferimento si innestano elementi caratterizzanti l’orientamento teorico specifico adottato dal CSTG che tengono conto in particolare di:
- modello sistemico nello studio e nel lavoro clinico relativo alla coppia, alla famiglia e alle comunità. Tale impostazione rappresenta una prerogativa particolarmente sviluppata dal CSTG nel lavoro con pazienti schizofrenici, tossicodipendenti o adolescenti allorché il lavoro sul sistema e sul contesto risulta di imprescindibile importanza. Tale impostazione trova un coerente quadro di riferimento nell’assunto fondamentale dell’interazione individuo/ambiente quale modello fondamentale di riferimento dell’ottica gestaltica. A riprova di tale orientamento sta la formazione nell’ottica relazionale conseguita da buona parte dei didatti del Centro (Zerbetto, Raffagnino, Mozzicato)
- lavoro sul corpo secondo un’impostazione che si rifà prioritariamente a Wilhelm Reich, di cui Perls fu paziente e allievo, in particolare in reazione al lavoro sui blocchi emozionali, sulla corazza muscolare, sulle strutture caratteriali, sulle corrispondenze tra conflitto psichico e linguaggio del corpo in generale. A riprova di tale orientamento sta la formazione approcci psicocorporei conseguita da buona parte dei didatti del Centro (Zerbetto nella Caratteroanalisi reichiana, Valter Mader e Giovanni Montani nello Siatzu e nel Bodywork integrativo)
- antropoanalisi binswagnheriana attraverso una piena valorizzazione dei contenuti dell’impostazione fenomenologico-esistenziale sia per quanto concerne il modello teorico di riferimento che quello clinico applicativo;
- processo creativo, nell’accezione di J. Zinker, per il quale si sottolinea l’imprescindibile aspetto creativo, inventivo, innovativo sia nell’operare in psicoterapia che nella comune accezione di adattamento creativo alle sempre diverse condizioni dell’interazione Io/mondo con approfondimento del lavoro sui “processi primari” in collegamento con la tradizione collegata ala Da-sein analisi e alla componente fenomenologico-esistenziale nella prospettiva del filosofo Van Dusen.
- lavoro sulla consapevolezza nei suoi diversi livelli, sensoriale-corporeo, emozionale, immaginativo, cognitivo e relazionale, attraverso la ricerca di ambiti integrativi di approfondimento con pratiche di diversa derivazione;
- approfondimento sulle componenti teorico-epistemologiche collegate al tema della “libido” in Sigmund Freud con elaborazioni successive in ambito junghiano e ferencziano. Tali collegamenti si arricchiscono di apporti collegati ai testi platonici sui dialoghi sull’Eros e alle altre componenti della dialettica amorosa, come agape e philia. Sul tema sono state avviate delle Conferenze mensili sul tema “Dialoghi sull’amore” inaugurati da Umberto Galimberti e che prevedono una alternanza di relatori su temi di carattere psicologico, filosofico e letterario.
- polisemia del linguaggio e collegamenti con ambiti di carattere semiologico attraverso la attiva partecipazione alla Associazione Simbolo, Conoscenza e Società collegata al Dipartimento di Lettere e di Semiotica dell’Università di Siena.
- il tema del mito (con particolare a quello greco) con integrazioni del concetto di gestalt (intesa come fattore significante di un insieme di elementi in possibile connessione reciproca) con quella di archetipo (in senso junghiano-hillmaniano) e di complesso (in senso freudiano).
- collegamento tra il lavoro di drammatizzazione gestaltica e la drammaterapia con particolare riferimento all’uso del testo collegato alla tragedia attica come elemento di evocazione di significato e di vissuto grazie al fenomeno della identificazione proiettiva con il mitema come rivisitazione in chiave psicologica moderna del fenomeno della mimesi (con riferimento alla poetica di Aristotele)
- area clinica del gioco d’azzardo patologico come nuova forma di dipendenza. In tale prospettiva è stata avviato, grazie ad un finanziamento della Regione Toscana, il progetto “Orthos”, un programma di recupero per giocatori problematici in ambito residenziale breve sotto a direzione scientifica del dr. Zerbetto e con il coinvolgimento di ex-allievi della Scuola
- aree cliniche e di ricerca sui disturbi alimentari psicogeni (che si configurano in Moduli sul tema di “Corpo e immagine”), i disturbi psicodermatologici e collegati a sindromi ansiose e attacchi di panico.
- ricerca sulla dinamica della creatività con particolare riferimento al processo morfogenetico ed ai suoi blocchi.
- elaborazione concettuale dei presupposti epistemologici e metodologici della Gestalt terapia applicata con una elaborazione di un modello di intervento sul tema del counseling e della psicologia scolastica.
- teoria del self e del duplice contatto attraverso lo sviluppo di quanto sintetizzato nel paragrafo precedente nell’ottica di una coerente impostazione che lega il contatto con il “mondo interno” a quello con il “mondo esterno” nella prospettiva dell’impostazione gestaltica relativa al rapporto individuo/ambiente, alla teoria del campo e quello di autoregolazione organismica. Su questo tema viene presentata una rivisitazione innovativa e sistematica sulle funzioni/disfunzioni del self a cui si rimanda nella sezione che segue unitamente all’approfondimento degli aspetti filosofici, epistemologici e metodologici si rimanda alla sezione che segue.
Il corso prevede un training di formazione teorico-pratica che si sviluppa in un quadriennio, per un totale di 2000 ore, come previsto dalla normativa vigente (Art. 8 comma 3 del Decreto 11 dicembre 1998, n. 509 ), ossia 500 per ogni anno di corso.
Alla fine del quale, a seguito di una votazione positiva, l’allievo potrà conseguire il diploma di psicoterapeuta ad orientamento gestaltico.
Nello svolgimento delle lezioni, viene data molta attenzione anche al percorso dei singoli allievi, per questo, ad esempio,gli insegnamenti specifici verranno condotti (per 70 ore) dal Direttore della scuola, eventualmente in collaborazione con altri Didatti ordinari e associati, nel corso dell’intero quadriennio per poter seguire nei singoli allievi non solo il processo di apprendimento teorico ma anche il processo di crescita personale e di interiorizzazione dei principi ispiratori dell’approccio proposto. Tali attività sono previste presso la sede di Milano e, una volta all’anno, sotto forma di gruppi residenziali intensivi presso la sede di Noceto in provincia di Siena (vedi sezione sulle strutture). Così come il Didatta Co-direttore della Sede di Milano, dr.ssa Donatella De Marinis cui competono mediamente 60 ore di formazione, avrà, oltre agli insegnamenti teorici, la corresponsabilità del lavoro in gruppo con gli allievi nel seguire le traiettorie dei singoli processi formativi.
Per ognuna delle quattro annualità, sono previste:
- 110 ore di insegnamenti di carattere generale, di cui 50 con docenti universitari (inerenti i temi della psicologia, della psicopatologia, della diagnostica e della psicologia dell’età evolutiva) e 60 relative ad altri approcci nella psicoterapia (psicanalisi, cognitivismo, approccio sistemico, bioenergetica, approccio junghiano);
- 240 ore di insegnamenti specifici . Tali insegnamenti, aventi per oggetto lo ”approfondimento specifico dell’indirizzo metodologico e teorico-culturale seguito dall’istituto” secondo il punto b) del comma sopra citato si svilupperanno attraverso un insieme di momenti didattico formativi teorico-esperienziale in Psicoterapia della Gestalt, di cui 80 sui fondamenti epistemologici della Gestalt, 70 su quadri clinici e supervisione, 60 con direttori di altre scuole di Terapia della Gestalt e Visiting Professor e 30 di supervisione di lavoro alla pari;
- 20 ore minimo di terapia individuale;
- 30 ore di gruppi di studio, partecipazione a congressi e ricerca; In particolare i gruppi di studio prevedono dei momenti nei quali gli allievi si confrontano su letture di testi specifici coordinati da un tutor sotto la supervisione dei Didatti.
- 100 ore di tirocinio presso strutture pubbliche o private, convenzionate con la Scuola.
Le abbreviazioni di corso, previste dal comma 5 dell’art. 7 del Decreto citato, “per quegli studenti in possesso di idonea documentazione attestante una formazione teorica e pratica in psicoterapia acquisita, successivamente alla data di entrata in vigore della legge, presso gli istituti di cui all’articolo 14” saranno prese in considerazione per quanto concerne le ore di didattica sugli argomenti generali, laddove comprovatamene acquisiti, ma non sulla componente formativa nell’indirizzo specifico. Anche per le assenze, motivate da causa di forza maggiore, viene richiesta la integrazione compensativa”.
Terapia individuale
Il programma didattico prevede un percorso di terapia personale obbligatoria, così organizzata.
- Vengono richieste un minimo di 20 sedute individuali di psicoterapia, con sessioni quindicinali pari a due incontri al mese, intercalate con il lavoro in gruppo per dieci mesi all’anno. Il lavoro individuale, il cui costo calmierato è di 70 euro l’ora, potrà venire esteso, su indicazione del Direttore, ad un maggior numero di ore se il percorso di crescita personale evidenzi l’opportunità di maggiori approfondimenti. La terapia viene svolta con un terapeuta riconosciuto dal CSTG (verrà consegnata una lista di nomi all’atto di iscrizione). Sempre riguardo il lavoro personale potranno venire accreditati, per quote parte da valutare nei singoli casi, percorsi terapeutici- formativi già condotti precedentemente dall’allievo in presenza di garanzie che confermino la validità delle stesse nonché la sostanziale omogeneità con il quadro formativo di riferimento.
- Infine, per almeno uno dei quattro anni (con preferenza per il II biennio), la terapia viene prevista in setting gruppale con terapeuti didatti indicati dalla Scuola, al costo di 60 euro a seduta.
Tirocinio, supervisione e convenzioni
Negli oltre 30 anni nei quali il CSTG opera a Milano, è stata raccolta una ampia rete di occasioni di tirocinio qualificato che viene continuamente aggiornata da un collaboratore dedicato elettivamente a questo compito. Il tirocinio dei singoli allievi viene seguito dalla scuola attraverso una supervisione, che viene svolta nell’ambito delle ore curricolari, come da calendario per quaranta ore all’anno. Il costo è incluso nella retta. C’è la possibilità di convenzionare nuovi enti. In questi casi l’allievo farà richiesta all’ufficio che si occupa dei tirocini e, se la domanda verrà accettata, la scuola procederà ad accendere una nuova convenzione. La domanda per una nuova convenzione dovrà essere effettuata all’inizio dell’anno.
Verifiche ed esami
Il processo formativo personale/didattico di ciascun allievo si conclude alla fine del IV anno ma viene seguito ogni anno attraverso verifiche (esame scritto che prevede la risposta discorsiva a domande sulla epistemologia del modello formativo) e la valutazione del lavoro personale e del tirocinio.
Alla fine del IV anno è previsto un esame finale e una valutazione sul lavoro esperienziale tramite sessione in supervisione.
L’ottenimento del diploma dipenderà da una valutazione che terrà conto degli esami, del percorso di crescita e della discussione della tesi di specializzazione (parte integrante del percorso formativo).
Il nostro piano di studi
- Fondamenti teorici ed epistemologici della Terapia della Gestalt e delle sue premesse di carattere fi losofico e psicologico
- Introduzione alla Psicoterapia
- L’approccio fenomenologico-esistenziale
- La Teoria del Campo e la Semantica generale
- Modelli epistemologici di psicoterapia
- Principi di psicologia dinamica • Psicologia dell’Età Evolutiva e del Ciclo Vitale
- Psicopatologia generale, quadri dissociativi e depressivi
- La relazione psicoterapeuti ca e le fasi del processo terapeutico
- Il lavoro sulla consapevolezza corporea, emozionale, cognitiva e di relazione
- La teoria del Sé e le funzioni di contatto
- Le differenze tra Psicoterapia e Counseling
- La relazione individuo/ambiente e l’autoregolazione organismica
- Il tema del Qui e Ora e la dinamica figura-sfondo
- Gestalt ripetitive e copione di vita
- Teoria dei bisogni e ciclo di contatto
- Stati dell’Io ed elementi di Analisi transazionale
- Psicoterapia in gruppo: fondamenti del lavoro con il gruppo nell’approccio gestaltico
- Elementi di caratterologia nella prospettiva della psicologia degli Enneatipi
- Sindromi narcisisti che e borderline
- Lavoro sul conflitto, le polarità e le sotto personalità
- Disturbi alimentari psicogeni e dipendenze
- Fondamenti di neuro-psicologia
- La gesti one dello stress
- I contributi di Yung e Hillman
- Modelli di approccio integrato
- Lavoro sul sintomo e elementi di psicosomatica
- Il tratto ossessivo-compulsivo e le dipendenze comportamentali
- Ansia, angoscia e attacchi di panico
- Elementi di psicofarmacologia
- La prassi terapeuti ca in Gestalt
- La relazione figura-sfondo e il processo morfogenetico (gestaltung)
- Transfert, contro-transfert e relazione intersoggettiva nella Psicoterapia della Gestalt
- Psicoterapia in gruppo: modalità e regole di conduzione, atti vazione delle funzioni materna (accoglimento) e paterna (assunzione del rischio e del principio della responsabilità)
- Pratiche di auto-osservazione
- Stile professionale personale
- Elementi di drammatizzazione e drammaterapia
- Dipendenze e gioco d’azzardo patologico
- Mito e Psiche – Principi di psicologia archetipica
- Potenzialità e limiti dell’approccio esperienziale
- Il lavoro sul sogno nella prospetti va freudiana, junghiano-hillmaniana e gestaltica
- Teoria e tecniche del lavoro gestaltico
- La Psicoterapia della Gestalt nel servizio pubblico
- L’ottica relazionale e la teoria della comunicazione
- Discontrollo degli impulsi e disturbi somatoformi
- La Psicoterapia della Gestalt con la coppia e la famiglia
- Le comunità terapeutiche
- Etica e deontologia professionale
- Identificazione delle gestalt incompiute
- Principi di lavoro sul corpo
- Creati vità e principi di Gestalt Art
- Supervisione clinica
- Valutazione percorso terapeutico e formativo