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Da Tebe a Colono: un tragitto di trasformazione per Edipo … e non solo

Giornata di studi  – Siracusa, 6 Giugno 2018

“Una sola idea di valore generale mi è sorta: l’amore per la madre e gelosia per il padre” rappresentano un fenomeno generale della prima infanzia” scrive Freud a Fliess nel 1897 inaugurando la costruzione della sua metapsicologia che ci consegna la figura di Edipo come ineluttabilmente condizionato dal suo “complesso”. Ma la vicenda di questo eroe della conoscenza interiore non finisce con la tragedia dell’”Edipo tiranno”. Si conclude con l’Edipo a Colono nel quale lo stesso Sofocle, prima di morire, ci consegna un epilogo che si apre ad un radicale capovolgimento (reversal) del destino tragico: attraverso il processo del disvelamento, coerentemente alla logica apollinea per la quale “la verità vi farà liberi” (nel nostro caso la confessione del parricidio) anche Edipo inizierà un processo di riappropriazione delle sue colpe che lo condurrà finalmente al bosco sacro alle Eumenidi nei pressi di Colono dove, lui maledetto e fonte di sventure (la peste) diviene uomo di benedizione. Nonostante il tratto impulsivo del personaggio è innegabile il processo di affinamento maturativo della personalità che fa dire allo stesso Edipo: “a sapermi accontentare mi hanno insegnato le sofferenze e il lungo tempo che ho vissuto e infine la nobiltà della mia indole”. Abbiamo quindi la possibilità di vedere nel paradigma edipico la storia di un uomo che accetta di perseguire sino alle estreme conseguenze il “conosci te stesso”, detto che campeggiava sul tempio di Apollo a Delfi e che nessun mortale ha esplorato come il nostro eroe della conoscenza interiore, un paradigma emblematico per ciascun uomo che intraprende il suo descensus ad inferos, il percorso conoscitivo delle parti rimosse della personalità, delle parti dell’Ombra, senza le quali è comunque impossibile accedere a livelli più integrativi del sé. Alla katabasi di Edipo verrà associata anche quella di Eracle la cui follia viene del pari evocata nel ciclo tragico di quest’anno.  Riccardo Zerbetto

Programma preliminare:

Claudio Naranjo, (Presidente del SAT Institute di Berkeley, CA, USA): “Il vero Edipo” in video-conferenza

Riccardo Zerbetto (Direttore, Centro Studi di Terapia della Gestalt): “Ethos andropo daimon” (Eraclito): Quale peripatheia ci propone la narrazione edipica per superare i nostri “complessi”?

Primo Lorenzi (Psichiatra e docente a contratto presso l’Università di Firenze): Edipo ed Eracle, eroi in caduta

Daniela Fausti (Docente di Letteratura greca, Università di Siena): La figura di Edipo nella tragedia attica

Maria Teresa Fabbri (docente di lettere antiche): Edipo in Pasolini e nel cinema

Sara Bergomi (Trainer in Gestalt counseling): Nel bosco di Colono: la natura come compagna dei processi psichici

Isa Bergamini: La figura di Edipo nel teatro dell’Occidente

Concetta Stornante (Psichiatra): Edipo e i suoi figli

Segreteria scientifica:  Riccardo Zerbetto (r.zerbetto@cstg.it), Primo Lorenzi (p.lorenzi@libero.it), Daniela Fausti (daniela.fausti@unisi.it); Segreteria organizzativa: Nora Griffiths (nora.griffiths@yahoo.it)

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